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Pubblicato il 23 febbraio 2019 in Poesia
Verso la spiaggia calma.
Verso le tue braccia.
Dopo un tempo immemorabile
passato a scrutare l'orizzonte,
verso la tempesta ed al di là
delle fasulle scialuppe di salvataggio,
scansando malevoli pesci
ed orrendi leviatani,
il cielo sopra me, naufraga immemore,
ha aperto un benevolo occhio d'azzurro
forando le nebbie
d’un febbraio inatteso.
E, mostrandomi la via della salvezza
a cavallo della spuma bianca, volando
oltre l’occhio dell'uragano, è alfine arrivata:
la mia onda perfetta.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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