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Pubblicato il 20 febbraio 2019 in Poesia
LA FIAMMA DELLA VITA
In questo silenzio, ovattato,
tutto mi sembra
di cartapesta.
Il creato risente d’un immutato stantio
che, nel timore del nuovo,
si preserva gli attimi
con maniacale attenzione.
Persino lo stagno,
davanti ai miei occhi,
tace,
ed i riflessi argentei
scaturiti dal sole
imprigionati, immobili,
non parlano,
della vita non ne conoscono il linguaggio,
perduto nel susseguirsi
delle albe e dei tramonti,
senza chiedersene il perché.
La visione si stempera
come un sordo acquerello
sulle pagine bianche di questa vita,
che s’anima del moto
d’ogni azione voluta,
d’ogni intenzione inespressa.
Sono l’artefice d’una anonima commedia,
il teatrante che ,
s’adegua al copione,
calandosi nel personaggio di turno,
ma, la maschera che porto
si sbriciola, indegna,
giacendo nel fuoco che
mi arde dentro.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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