Dei due barboni fissi davanti al luogo in cui lavoro uno ci pernotta, l'altro ci staziona di giorno. Quello "diurno" è polacco, avrà un’età tra i 40 ed i 45 e attacca più o meno alle 8 del mattino, già con la sua bella bottiglia di vino. Parla o discute continuamente nella sua lingua con la gente che ha dentro la testa: la sua scatola cranica dev'essere decisamente affollata.
La cosa bella è che magari è presissimo in un alterco dai toni molto accesi con uno/una dei propri inquilini cerebrali, mi vede e mi fa -Buongiorno- in tono calmo e rilassato, per poi tornare a scannarsi verbalmente con chi di dovere. Ogni volta che lo guardo mi sembra di vedere il mio futuro...lingua polacca a parte, perché ormai non ne ricordo granché: giusto qualche volgarità, i saluti ed i nomi delle verdure.
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"IL CERVELLO UMANO E' UN ORGANO STRABILIANTE"
ME: mentre torno dal lavoro penso che devo assolutamente togliere la schedina di memoria dall'hi-fi della macchina, perché devo aggiungerci roba e fare delle modifiche. Lascio la macchina in carica alla colonnina, salgo in casa e 21 minuti dopo mi accorgo che non ho preso la schedina ma mi rispondo: -Vabbè, la prendo quando scendo a staccare la macchina e a portarla nel posteggio!-. Due ore dopo scendo, stacco la macchina dalla colonnina, la ripongo a cuccia nel suo tranquillo posteggio e risalgo a casa e, all'incirca 90 minuti dopo, il telefono mostra un promemoria: "PRENDI LA SCHEDA DI MEMORIA DALLA MACCHINA, IDIOTA!!!!!". Il fatto che il promemoria dica anche "idiota" significa che prevedevo come sarebbero andate le cose, quando l'ho impostato. Il cervello umano è un organo strabiliante...quello umano, perché il mio deficita un po'. Ora corro a prendere sta scheda, cazzo...
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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