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Pubblicato il 11 dicembre 2018 in Poesia
Abbandono,
una parola,
quattro sillabe,
nove lettere.
I polmoni si sciolgono
E si fondono col tuo fragile e debole
stomaco.
Abbandono,
l’amaro sapore del tè
è più difficile da deglutire rispetto al solito.
Le tue lacrime sono pioggia di tristezza;
le nuvole genitrici di tale
malinconia e sconforto,
rimangono inermi.
Solo.
Dilaniato dalla solitudine,
rimani perso.
Morto,
aspettante la tua resurrezione.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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