Questa storia è presente nel magazine Pillole di pensieri.
... E sono talmente tante le stelle su cui ti ho ricercato.Ho provato anche a cercare di spostarle, di confonderle per poter ricominciare il trovarti.Ma sono davvero infinite come i papà che sono in cielo.Così ti ho risentito un me ed il ricordo è prezioso, unico.Tanto hai fatto, tanto hai lavorato senza sentire fatica alcuna ,ma so che invece la nascondevi. Da semplice uomo mi hai insegnato ad essere uomo in pienezza. A capire la vita, l’onestà, l’ essere sincero.
Mi hai insegnato a lavorare con umanità e rivolto al prossimo. Mi hai impresso il senso del lavorare in squadra dimenticando l` egoismo. Mi hai instillato l’allegria, il gettare al macero a volte le tristezze a lasciar scorrere qualche dolore affinché il tempo diventi la miglior cura. Chissà cosa stai combinando lassù...Beh dai cerca di non rattristarti, stanne certo, un giorno ci rivedremo e sarà festa. Per ora… Grazie. Albert.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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