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Pubblicato il 05 aprile 2021 in Poesia
Tags: #affetto #amica #cagnolina
Melina mia Melina,
la cara e dolce cagnolina,
che mi guarda con sospetto
quando la lascio lì sul letto;
chiude poi gli occhi e abbassa il mento
e per tre ore più non la sento.
Mentre traffico in cucina
un graffiare di zampina
mi invita alla ruotine quotidiana
per servire e coccolare
quella peste della cana.
Tu eri magra ed ora sei grassa
ma mi resti sempre bassa
ed in questo mi somigli,
ma io non guardo con cipiglio
chi più di me è di stazza grossa.
Tu invece, per una forma di puntiglio,
parti subito, lancia in resta,
come un gallo che è orgoglioso della cresta.
Allorquando si fa notte
ci mettiam fra le coperte,
lei sta sopra io sto sotto,
e se a volte mi risveglio
e la voglio carezzare
anche stando ad occhi chiusi
la piccina so trovare.
Seguo il suono assai grazioso
del dolce suo russare;
un bel sonno e sogni belli
quel sol tocco mi sa dare.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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