725 visualizzazioni
2 minuti
Pubblicato il 17 giugno 2018 in Altro
Amal indossa un vestito azzurro, Jameela sorride: - «Sei bellissima.»
«Mamma quando partiamo?»
«Stanotte.»
Jameela ha venduto la sua casa,suo marito è morto a causa di una guerra crudele, non le resta altro che partire con sua figlia Amal per costruire altrove una nuova vita.
Porta con sé solo poche cose, avvolge Amal che dorme ancora in uno scialle e raggiunge la spiaggia.
Salgono su un barcone gremito di persone, nello spazio esiguo tutti si ammassano l’uno contro l’altro.
Le stelle, luci disordinate, segnano il cammino nel buio. Amal apre gli occhi.
«Mamma, ho freddo.»
«Stringiti a me.»
La notte fa paura, gli occhi della gente mandano messaggi sconosciuti: sono enormi, spalancati sull’ignoto.
Amal guarda la massa scura dell’acqua intorno. Curiosa allunga la mano per toccarla, è un’enorme bocca umida e fredda, subito si ritrae accucciandosi sul petto della madre.
Qualcuno mormora una preghiera. Gli occhi di Jameela si riempiono di lacrime, per fortuna la bambina al buio non può vederli.
Un vento dapprima dolce comincia a inasprirsi, la barca finisce per ondeggiare.
Amal trema. Alcuni uomini gridano, litigando tra loro, la bambina stretta al collo di sua madre sussurra: «Mamma non lasciarmi, prometti.»
«Amal, non ti lascerò mai.»
La barca ondeggia paurosamente, è stipata di gente fino all’inverosimile. La bambina si accorge che la bocca umida che prima aveva toccato la sta ingoiando, scivola, poi non vede più nulla.
Quando apre gli occhi, si accorge che è avvolta in una coperta e c’è tanta gente intorno, ma sua madre non c’è. Si alza in piedi lasciando scivolare la coperta dal suo vestito azzurro.
«Jameela, dove sei? Perché mi hai mentito? Avevi detto che saresti stata sempre con me…»
Non piange, sua madre le ha insegnato che bisogna affrontare le avversità.
Passa in rassegna le persone accampate attorno a lei, incurante dei volontari che la chiamano per aiutarla.
La cerca a lungo, poi la vede, felice si catapulta tra le sue braccia.
«Jameela sei qui, dovevi esserci… me l’avevi promesso.»
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
×
Nessuno ha ancora commentato, sii tu il primo!