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Pubblicato il 10 febbraio 2019 in Poesia
Leggera, la testa
perché vedermi dentro
costa caro
come non fossi capace
di nuotare
o almeno stare a galla
in affanno, a stento.
E saluto - da una certa distanza -
pauroso, tremante,
l’immagine di me
esule, assente.
Almeno potessi subito
tenerti le mani piccole
e baciarti sulla guancia
- ti ricordi? -
ancora e per sempre
madre, figlia, sorella e amante.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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