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Pubblicato il 21 marzo 2019 in Poesia
Così vicina
Ti vedo, ti osservo
Sei li, attesa visione
Assaporo la tua libertà.
La percepisco
ma non mi ci immergo.
Il pensiero mi opprime,
torturando nel ricordo
del dolce dolore
ormai svanito.
La trascorsa bramosia
del profondo,
affiora nella fioca realtà.
Piena di una nuova sofferenza,
una mortificante debolezza.
Sono sopraffatta.
La fonte si riempie
e le lacrime percorrono
la candida via,
pronte d'angoscia.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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