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Pubblicato il 09 febbraio 2018 in Spiritualità
Tags: #spiritualit #viaggio #vita #intimit
Tra...
Me lo sento sempre più spesso
dentro
é come se stessi quasi per raggiungerlo
e mi vedessi oltrepassarlo
con le mani alzate al cielo
gridare
un liberatorio
“ce l’ho fatta!”.
Mi dico sempre che tutto passa in fretta.
Che altrettanto in fretta può all’improvviso finire
questo viaggio infinito nel conoscersi.
Che nel viversi non è mai abbastanza tutta questa vita.
Che si può programmare dalla nascita a tutto nella vita, ma
il destino ci aspetta.
Distratti come siamo dal quotidiano
essere per apparire
e non sentiamo
o a volte
non vediamo con i nostri occhi
non riusciamo ad entrarci nell’animo
per amarci
e, mai abbastanza da chiederci
“Se non ci fossi più? Che vita sarebbe senza me!”
E così, un giorno, arrivare alla fine.
Tra vivere, e questo malessere oscuro.
E indietro?
Niente?
Sono rimasto solo?
Guardo!
Ora riesco ad immaginare quello che di me resta!
E’ la vita che me lo chiede,
di essere vissuta per raggiungere un nuovo traguardo.
Ogni giorno una vittoria, un nuovo sogno da realizzare,
contro il tempo,
le sconfitte,
i cieli cupi sopra l’anima,
i colpi controvento che rallentano fino a fermarmi.
E immaginare
di veder scivolare intorno un fiume
che scorrendo
porti via tutto quello che non mi appartiene
e con un salto
con le mani alzate al cielo
gridare
un liberatorio
“ce l’ho fatta!”.
E intanto sorridere alla vita,
guardando l’arrivo all’ennesimo traguardo.
E rimaner così, vivo, nel sorriso di chi mi ricorda!
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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