Questa storia è presente nel magazine TRAVELOGUE
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Pubblicato il 23 novembre 2020 in Poesia
si riversano fugaci
siccome il vento le pioggie
sferzano le coste
rocciose di rughe profonde
scavate sul volto
di nostra madre terra
a predire ai naviganti
d'aver smarrito il senso
nella ricerca costante
d'una meta feconda
che induca
alle parole il necessario silenzio
per quanto inorriditi siano
nel guardarsi attorno
di ritovarsi da soli
del 'vuoto' all'esiguo cospetto
e voler tornare a navigare
per mari impetuosi e
oceani profondi
cercando nell'addivenire
un paese lontano nel tempo
sognato e subito obliato
spinti dal desiderio
che li allontani
o che li avvicini
a porti sicuri restando
a ritrovare se stessi
onde ridare voce
all'emozione endemica
della poesia
reinterpretare il tutto
la propria umanità
obliterata
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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