Questa storia è presente nel magazine Macchie di inchiostro
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Pubblicato il 03 febbraio 2018 in Altro
Incessante, lieve, presente. Pioggia. Tu oggi sei qui a riempire le strade di acqua. Alle nuvole non bastano il cielo. Alle nuvole non basta danzare leggere nell'azzurro. Acqua. Piove acqua a bagnare ogni cosa. Piove. Piove acqua su questo inchiostro asciutto, increspato sui pensieri arrugginiti. Chi mai fu testimone del tempo andato? Chi ricorda il fluire del nero sulla pelle bianca ... quel tempo quando in punta di penna l'anima si apriva e lasciava che la luce entrasse lieve a illuminare ogni angolo.
Danzavano le parole a rincorrere la melodia dei pensieri. Un passo a due pieno di respiri. Gli occhi cercavano occhi. I silenzi non tacevano nulla. L'inchiostro scivolava via incontro al suo appuntamento con la musica. Non bastavano mai gli orizzonti. Si dipingevano sorrisi. Si giocava a nascondino. Si cercava di non trovarsi. Trovarsi sarebbe stato riempire il cielo di nuvole. Trovarsi poteva essere non smettere mai di volersi sporcare d'inchiostro. Le pagine bianche non vanno mai tutte scritte a tradimento. Lasciano traccia. Come una melodia che non smette di rimanere impigliata tra i capelli. Il suo ritmo silenzioso si insinua nel profondo del tuo sentire. Riempie. Adesso... adesso lascia che scivoli via questo inchiostro.
Ora. Oggi. Un giorno.
Che sia bianca questa pagina e che le nuvole cadano sulla terra a bagnare ogni angolo. Lascia scivolare via questo sentire invisibile al mondo. Pioggia. Ancora pioggia. Incessante, lieve, presente.
(Attimi d'inchiostro - A. R.)
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