Questa storia è presente nel magazine FAHRENHEIT 451
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Pubblicato il 20 gennaio 2019 in Recensioni
Tags: #amleto #attore #off #shakespeare #teatro
adattamento e regia, con Umberto Marchesani
manipolazione suoni, Globster
voci fuori campo, AnnaPaola Vellaccio e Maresa Guerra
C'è.
Una serata altra da vivere a Pescara, di sabato sera, stasera 19 gennaio. Ore 21, Piccolo Teatro Guascone (Via dei Marsi 41), si alza il Sipario che poi in un teatro off non c'è quasi mai e dunque sei lì, seduto e immerso nella scena che tra poco sarà abitata dalla presenza sempre viva e vitale di Shakespeare.
Troviamo un attore. Un bravo attore. Umberto Marchesani e tante altre voci che da dentro a fuori, in un continuo flusso e riverbero di parole, ci portano nel cuore della tragedia di Amleto e con lui ogni spettatore è solo a confronto con le proprie emozioni.
C'è una linea di ricerca nel tempo e nel teatro che da Carmelo Bene continua e arriva a noi grazie anche al lavoro di Umberto Marchesani. Intenso, a tratti buffo e divertente, scanzonato, gestuale.
C'è una partitura impeccabile nelle manipolazioni sonore fatte da Globster che intercetta ogni stato d'animo del personaggio come una drammaturgia parallela.
C'è un teatro fatto di piccoli spazi (come questo) e di grandi passioni, un teatro che ha tante voci, e molto da dire a questa Pescara che il teatro l'ha sempre fruito altrove, perché un vero-classico teatro non l'ha. Ma questa sera non serviva avere un grande palcoscenico istituzionale, piuttosto servono attori e artisti che sanno reinventare il teatro, la scena e l'inevitabile rapporto con la platea, proprio come fa questo Amleto.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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