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Pubblicato il 03 maggio 2018 in Recensioni
Tags: #hesse
Il lupo della steppa di Hermann Hesse fu una vera scoperta, mi incuriosì il titolo osservando la copertina immortalata sopra un comodino in un video documentario sugli U2.
Cominciai così a leggerlo e ricordo che la trama non mi prese subito; il protagonista era un uomo dal fare misantropo del nome Harry che si era allontanato precocemente dalla società; il suo stare bene con se stesso era oramai solo Mozart e la letteratura ... Poi un giorno conobbe Erminia; la ragazza si avvicinò a lui, e piano piano ne sconvolse la sua anima; portandolo a riprendere il filo che aveva smarrito con se stesso, con la propria esistenza.
Erminia rase al suolo le certezze di Harry; trascinandolo nel vortice della passione; delle danze; del piacere più semplice e vero della Vita.
Il lupo della steppa mi emozionò; facendomi capire, forse per la prima volta, il concetto pieno e potente della letteratura. Il fascino della parola che consuma e brucia nei sentimenti umani, quelli che avvolgono l'individuo. Che lo hanno creato. Ciò che lo possono distruggere; annientare, e poi far risorgere dalle ceneri.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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