Questa storia è presente nel magazine La raccolta dei frammenti
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Pubblicato il 30 ottobre 2019 in Poesia
Camminando nella valle delle vite dannate
Esplorai il mondo dei Guerrieri insanguinati
Che soffrendo con membra e mani tagliate
Attendevano l’eternità con occhi disperati.
In mezzo a quel caos, di tristi urlanti
Incontrai un piccolo uomo, un tempo campione
Un grande Gladiatore, onorato con i canti
Intonati dal suo popolo e dal suo padrone.
Provai curiosità per la sua vecchia storia
Che lo vide antagonista nella terra degli umani
Gli chiesi di narrarmi la sua gloriosa memoria
Di come spezzava vite con le sue sole mani
Mi raccontò di un uomo cresciuto nella strada
Con la schiena ricurva al voler dei suoi padroni
Mietendo anime con la sua sanguinaria spada
Quella che lo rese il migliore tra tutti i campioni
Le mie mani han provocato tantissimo dolore
I miei occhi han visto le anime volare
Le orecchie sentito le urla di terrore
Il mio cuore dimenticato come si faceva a pregare
Ho passato ogni giorno con l’arma nel mio cuore
Con l’anima che sempre più chiedeva di morire
Per quelle notti passate nel sangue e nel terrore
Per questo mio incubo che non voleva finire.
Ma in un giorno disperato ho urlato al mondo
Ho ucciso il falso Dio e tutti i suoi angeli
E fu così che il mio animo raggiunse il fondo
Dove è impossibile veder gli splendidi cieli
E quando il mio tempo smise di contare
Quando il mio corpo smise di soffrire
Fu in quel momento che smisi di urlare
Fu in quel momento che iniziai a gioire.
E quando il suo ricordo finì con un pianto
Lasciai quell’uomo nel suo infinito dolore
Proseguendo la mia via intonando un canto
Dedicato alla sua memoria di tristo Gladiatore.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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