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Pubblicato il 04 ottobre 2019 in Scienza
Fino a poco tempo fa, la maggior parte dei neuroscienziati pensava che fossimo nati con tutti i neuroni che avremmo mai avuto. Da bambini potremmo produrre alcuni nuovi neuroni per aiutare a costruire i percorsi - chiamati circuiti neurali - che fungono da autostrade informative tra le diverse aree del cervello. Ma gli scienziati credevano che una volta creato un circuito neurale, l'aggiunta di nuovi neuroni avrebbe interrotto il flusso di informazioni e disabilitato il sistema di comunicazione del cervello. Dal 1960 a d oggi, molti scienziati hanno contestato questa convizione portando diverse prove della neurogenesi (la nascita dei neuroni) in diverse regioni del cervello. La semplicità dell’archittettura del neurone lo rende ancor più affascinante nell’esplicare le sue funzioni, messaggeri di informazioni. I neuroni hanno tre parti fondamentali: un corpo cellulare e due estensioni chiamate assone e dendrite. All'interno del corpo cellulare c'è un nucleo, che controlla le attività della cellula e contiene il materiale genetico della cellula. L'assone sembra una lunga coda e trasmette messaggi dalla Cellula. I dendriti sembrano i rami di un albero e ricevono messaggi per la cellula. I neuroni comunicano tra loro inviando sostanze chimiche, chiamate neurotrasmettitori, attraverso un piccolo spazio, chiamato sinapsi, tra gli assoni e i dendriti dei neuroni adiacenti.
Un piccolo ecosistema ben funzionante, ma già da piccoli dobbiamo alimentarlo: Andrea è un bravo bambino. Non piange troppo ed è affascinato da tutto. Il mondo che lo circoda rapisce la sua attenzione. I suoi neuroni si sviluppano. Sua madre gli legge e aiuta il suo cervello a stabilire connessioni che userà più avanti nella vita. Andrea resta sempre più affascinato dall’esteno. Andrea sviluppa la Sua galassia neuronale. Andrea è Raro.
Andrea ha sviluppato una particolare predilezione per l’arte. Andrea ama i quadri di Pollock. Ha anche trascorso molto tempo a giocare con i suoi amici. Ama i gatti. Andrea sente voci nell’aria. Noi al cellulare!
Poi un giorno è successo, Andrea crede in se ! Andrea trova un significato nei racconti della madre “storytelling” che lo indirizzano in un nuovo mondo. Una galassia neuronale che vive tra due mondi . Quello nostro, senza effetti speciali. È quello di Andrea pieno di stupore e meraviglia .
Dovremmo cercare di comprendere la rarità delle cose per riuscire a comprendere il vero significato di tutto ciò che ci circonda. Andrea nel suo piccolo ci riesce.
Io immagino Andrea come un quadro di Pollock, bisogna osservarlo con attenzione per poi dargli il giusto senso.
Riflettiamo .
francesco scalabrì
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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