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Pubblicato il 10 novembre 2018 in Storie d’amore
La mia empatia vive di vita propria. Anzi, vive una miriade di vite più di me. Come un'ape che passa di fiore in fiore, la mia empatia assapora e condivide le emozioni di tantissime persone. E mi nutre.
Spesso mi coglie alla sprovvista, arriva e se ne va senza dire nulla, spiazzando perfino me stessa. Ci sono volte in cui la sento arrivare, le lacrime che iniziano a bruciarmi gli occhi, il rossore che mi colora le guance, il cuore che si apre e che batte all'unisono con la scena che sto osservando. Ci sono volte in cui so che sto per assistere ad un qualcosa che non potrà lasciarmi inalterata: so che piangerò, mi commuoveró, soffrirò o gioirò con essa.
Altre volte invece non si degna neanche di avvisarmi. Mi ritrovo con le guance rigate di lacrime e non so nemmeno io come. Semplicemente arriva.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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