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Pubblicato il 30 settembre 2017 in Altro
Tags: #recensione #film #germano #manfredi
Elio Germano non delude mai. Lui non esiste più quando fa esistere un altro E così è stato anche ieri sera per "In arte Nino". Nino Manfredi era lì, con noi, presente, in fisicità, voce, accento, gesto, espressione, Con quel suo camminare quasi fosse a un palmo da terra, con quella postura un poco storta, con il collo piegato da un lato e quel mezzo sorriso anche nel peggio. Elio non c’era, Nino si. Ha ragiona Luca Manfredi quando dice che se non fosse stato Elio ad interpretare suo padre, il film sarebbe rimasto in un cassetto. Impossibile dargli torto, non poteva essere altrimenti. Elio Germano, ci consegna la leggerezza dell’uomo Saturnino, prima di quella dell’attore Nino. Un’interpretazione unica, senza sbavature, in cui mai sovrasta il personaggio, ma "è" personaggio. Elio Germano possiede la capacità camaleontica dei grandi, sa essere per far vivere, in questo caso ri vivere. Domani sarà altro e dopo domani un altro ancora.
Mestiere di vero attore.
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