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Pubblicato il 06 dicembre 2017 in Altro
Forse siamo stati quelli che nessuno più conosce
e forse siamo stati quelli che hanno perso le parole
Quelli che non si ritrovano più nelle lunghe camminate,
mentre le mani si stringevano e il sole andava giù.
quelli che, nelle parole dette hanno creduto poco
quelli che, ancora ci crediamo senza chiedersi il perché
quelli che, ci immaginiamo il mondo bello che non c’è
quelli che, hanno armadi vuoti e sogni nei cassetti
quelli che, prendono la vita a schiaffi o arrivano al dolce
quelli che vogliono uscirsene piano, senza luci e riflettori,
quelli che, dicono “che cazzo di vita!”
quelli che, la vita la giocano a dadi,
quelli che si fottono da soli nel letto,
quelli che non hanno rispetto e pensano che la pioggia lavi i peccati
quelli che, pieni di oggi e “poi ci penso”
quelli che, giocano ancora anche se poi piangi tu
chiunque siamo, ovunque andiamo, senza renderci conto a volte di ciò che diciamo,
siamo fottutamente bambini sempre in cerca di abbracci…
Ero bambino anch’io…
lo sono, ancora.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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