Altre volte ho sognato che questo supermercato non era a Orzinuovi, bensì su una statale che portava verso ovest, quindi verso la città metropolitana di Milano. Questa statale a volte l'ho percorsa in bicicletta, riuscendo a guidare la panda di mia mamma con la forza del pensiero, a volte partivo con un mezzo e poi lo cambiavo senza neanche accorgermi. Per tornare alla cittadina della Bassa bresciana, a volte la vedo con un grandissimo parcheggio sterrato, a volte con una bella piazzetta ordinata, con la pavimentazione di sanpietrini e con la torre dell'orologio che non esiste.
Quando stavamo comprando casa, ho sognato della mia cittadina, Romano: una volta sapevo dell'esistenza di una basilica paleocristiana mezza sepolta dietro casa dei miei, verso il Serio, spesso invece ho sognato la parte meridionale del paese caratterizzato da piccole case bianche che costruivano vicoletti, oppure torri medievali. Edifici con affreschi da decifrare, sconosciuti ai più, conventi e abbazie, ville con giardini incantati che non esistono. Strade di campagna che conducono a frazioni abbandonate con chiesine distrutte, montagne, fiumi che scorrono placidi in mezzo a vallate verdeggianti, spesso solcati da barche a vela...
Poi mi sveglio e rimango stranita, come se una parte di me quei posti non li volesse mai abbandonare anche se sono il frutto dei miei pensieri.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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