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Pubblicato il 10 settembre 2020 in Arte
Tags: #Acquaforte
Nella foto: Francisco Goya, Il sonno della ragione genera mostri, (acquaforte e acquatinta) Biblioteca Nacional de Espana, Madrid, (1797).
L’arte dell’acquaforte si basa su un’antica tecnica introdotta dagli armaioli per decorare armi ed armature. Nei primi anni del 1500 fu, per la prima volta utilizzata per ottenere delle stampe.
Tra gli artisti, il tedesco Albrecht Dürer incise un gran numero di opere su lastre di ferro. In Italia si cimentarono in questa forma di arte il Parmigianino, Guido Reni e il Guercino.
Ma fu nel 1600, ad opera di Rembrandt, che raggiunse cime eccelse di tecnica e di raffinatezza artistica. A Venezia, nel 1700, praticarono questa tecnica il Tiepolo e il Canaletto, mentre nel resto dell’Europa si affermarono le produzioni di Jacques Callot, di Antoon van Dyck e, soprattutto di Francisco Goya, che raggiunse vette inusitate di espressività e bellezza.
In epoca più recente l’acquaforte si affermò in Francia grazie a Degas e a Manet.
Tra i contemporanei Chagall, Morandi, Munch e Picasso hanno amato e praticato questa forma d’arte.
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