Questa storia è presente nel magazine Intertwine Blog
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Pubblicato il 31 luglio 2015 in Giornalismo
Tags: #napoli #startupweekend #sw #swnapoli
Questa è una storia del 21 Aprile 2015, che scrissi sul blog di Intertwine e che ho tenuto a portare quissù.
Questo weekend ho partecipato come coach a StartupWeekend Benevento. SW è un evento in cui i partecipanti hanno la possibilità di rendere la propria idea una realtà imprenditoriale in 54 ore.
La cosa più bella che noto in questi eventi è la voglia di imparare e crescere dei partecipanti.
Altro aspetto che mi piace tanto dello StartupWeekend è incontrare Developer più giovani di me, che mi ricordano come è iniziare da zero, cosa vuol dire essere il motore di qualcosa.
Ero già stato come coach allo StartupWeekend Napoli, che aveva avuto per tema la “Sharing Economy” e l’esperienza mi è piaciuta talmente tanto, che ho voluto ripeterla.
In tutto questo mio entusiasmo c’è qualcosa che, invece, mi piace molto meno: la voglia di acquisire competenze e la difficoltà nel trovare lo strumento adatto per ottenerle.
Mi spiego. Mi è capitato, parlando con qualcuno dei Developer, di chiedere:
La risposta, spesso, era: No. E quando ho chiesto il perché la risposta unanime è stata:
Devo essere sincero, in generale non sono uno che ama sentire le persone giustificarsi o scadere in vittimismi stupidi ma, ad essere ancora più onesti, questa volta non sapevo che cosa rispondere perché, in fondo, comprendo bene la loro situazione.
Partendo dal presupposto che oggi la rete rappresenta una buona via di apprendimento al di fuori dell’università, bisogna entrare nell’ottica che non tutti sono in grado di crescere in maniera autonoma e che l’Università dovrebbe servire esattamente a questo.
Quando ho iniziato la mia esperienza con Intertwine avevo davvero poche competenze, probabilmente meno di quelle che alcuni di questi ragazzi mi hanno mostrato; dopo 2 anni le competenze acquisite mi permettono di entrare perfettamente nel mercato del lavoro, nonostante ancora non mi sia laureato.
Durante il suo speech a SWBenevento, Antonio Perdichizzi ha fatto una considerazione:
Quello che sto cercando di raccontarvi in queste righe è proprio questo;
Bisogna perdere tempo perché è in quei momenti che la mente è più libera, più favorevole alla crescita.
Non bisogna focalizzarsi solo sull’Università, arrivare a quel punto in cui di qualsiasi cosa si parli la risposta diventa:
Perché così non si cresce, anzi.
Con questo non voglio dire che l’Università non vale nulla, che è una perdita di tempo o che non fornisca alcuna opportunità, lungi da me; quello che intendo è che per crescere bisogna liberarsi della comodità di essere studenti e di non doversi preoccupare del lavoro, delle competenze, dei macigni che vi cadranno addosso pesantissimi se non cercate di alleggerirli da ora.
E’ per questo che nel titolo ho scritto che ci devono essere più Startup Weekend.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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