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Pubblicato il 11 gennaio 2019 in Poesia
Quante volte ho parlato al vento
Lottando col suo urlare atomico tra le rocce
Affinché udissi le parole
Accettandole nel loro più intimo etimo
Senza travisare il senso di quel lamento continuo, dicevi
Stanca della mia cantilena. Nenia
Ch’era poi il solo calore che potessi darti
Senza troppo esagerare
Senza trascendere per il rischio di venire frainteso
E io dovrei sopperire alle tue mancanze, ora?
Alle mie mancanze d’affetto nei tuoi confronti?
No. Non sarà più lo stesso il nostro tempo
Tutto cambia, tu lo sai
E forse è questo il motivo
La spinta
La carica elettrica contraria che ha generato la scintilla
Quella definitiva
Del cambiamento definitivo
Esemplare
L’incomprensione senza alcun termine di paragone
Mai voluto a far media tra i nostri argomenti
Mai assurto a presupposto unificante in noi troppo diversi
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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