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Pubblicato il 15 febbraio 2019 in Altro
Oggi sono entrata nel megastore di Mondadori in Piazza Duomo.
Amavo le librerie. Mi piaceva cercare le novità, i miei scrittori preferiti ed anche quelli sconosciuti, leggevo la trama, guardavo le copertine, imparavo dagli incipit.
Oggi appena entrata ho trovato un’esposizione di Moleskine in saldo, gadget di ogni tipo riproducenti il Duomo ed altri monumenti di Milano ad uso e consumo esclusivo dei turisti ed una enorme profusione e confusione di libri di ogni genere, volume e dimensione , scritti da autori di ogni parte del mondo, editi da chiunque, presentati tutti senza un certo ordine, sotto i cartelli Novità.
Almeno 300 metri quadrati di novità.
Mi sono scoraggiata: la prima cosa che mi è venuta in mente è stata che non scrivero’ mai piu’ un libro! Cioè mi intimidisce tutto questo scrivere: o pubblica chiunque, o sono tutti bravissimi ed è assolutamente inutile che mi ci metta anche io.
Poi ho visto alcuni titoli in bella evidenza di autori che vanno per la maggiore:
Non mi avete fatto niente di Fabrizio Corona e tutti sappiamo chi è,
Sono io Amleto di Achille Lauro cioè quel gentiluomo che canta Rolls Royce e prende a pugni i suoi fans,
La guarigione di Kim Rossi Stuart, attore campione di allegria e via di questo passo.
Dietro, in secondo piano, Camilleri, King, Houellebecq, Wilburn Smith, Scurati ed altri.
Io leggo di tutto, anche Dylan Dog, che mi piace molto, ma credo che a tutto, anche alla pubblicazione, ci debba essere un limite!
Oggi sono uscita dal Megastore di Mondadori in Piazza Duomo.
Non ci tornero’.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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