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Pubblicato il 03 marzo 2019 in Poesia
Spazi vuoti
vestiti di luce nascondono il buio.
Ossa rilucenti di fatua vanità,
che il vento accarezzerà,
dolcemente, ogni maledetta sera,
davanti allo specchio dei grandi desideri.
Ti perdi nel vortice della follia e
manco più ti chiedi perché.
All'inizio sembrava facile mantenere il controllo,
pensavi di sapere dove cominciare e dove finire,
resta tra le dita il sapore del vuoto
e l'amarezza delle ferite.
Vanità che nasconde un sprezzante dolore,
che non lascia respirare e ben poco sperare,
a tratti ti ricorda che, nonostante tutto,
esisti ancora,
Sparire in te stessa sembra l'unica soluzione,
ma presto conteranno solo i passi che mancano alla fine.
I passi leggeri non fanno rumore,
racchiusi in ogni tuo sforzo
proteso verso una fittizia perfezione.
Volevi un forte abbraccio,
dovrai accontentarti di una stretta mortale
saziandoti della polvere che resterà di te.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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