Questa storia è presente nel magazine LeFou
Trovandomi un giorno, come i precedenti, a scrivere nella polvere della mia cella per cercare nei miei pensieri l’ombra dell’errore, sentii avvicinarsi dei passi piuttosto duttili. Sembravano di qualche metallo, ma leggeri che la scalinata delle segrete suonava come tintinnando. Non ricevevo mai visite per il mio crimine: scandaloso e conveniente per i miei accusatori e indifferente per tutti gli altri che vedevano nel mio filare di segni in terra nulla fuorché poco intendimento e interesse per i piaceri della vita. Quindi ero rimasto a prender fresco da tempo perché, per spartirsi chi sa quale vantaggio, non riuscivano e non volevano decidersi se gettarmi tra i folli, nelle piazze tra i rivoltosi o trattarmi come un normale screanzato.
Si appoggiò alle sbarre, vecchio e stanco da far le scale e disse:
In forze vi avverto restar si cheto
a ripassar la pace e solitude
che è lor desio eppur non chiedon
paventando di trovar qualche lume
Smisi di segnare la terra e, senza convenevoli, gli chiesi:
Dell’umido che scalfisce il suolo
udite il mio animo a sognar
el corpo or’ risacca ove duolo
solcherò ogni vostro filosofar.
L’uomo è giusto n’animal o è savio
quanto li pesci e le gocce de lo mar
che li aucelli c’ogni concetto pio
e monti e foreste posson sperar?
Questo genere di domande era come proibito. Per lo stupore mio e la disgrazia altrui, tutti finivano in spiacevoli incidenti incontrando la velocità della precisione di certi quesiti. Chi si sente colpevole giostra di tutto pur di non confessare.
Il mio ospite rispose lietamente, aspettando quella domanda come gravido di propositi:
Nonostante ci sian leghe di libri
sulla pietra e il foco fonditore
viver senza lode di giorni pigri
varrebbe voler oscurare il sole
La natura spiegare non si lascia
se non a chi l’accoglie in ardimento.
Rinnova chi al suo amore piaccia
e ne risponde con lo intendimento.
Chi si fece vuoto
gonfiò le sue reti
chi alzò il suo voto
udì del ciel gli echi.
Quel vegliardo era lì per un motivo, ma non mi stupì, né mi allarmai. Perché finalmente potei leggere la lapide che mi avrebbe tenuto compagnia.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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