Questa storia è presente nel magazine Racconti brevi e Poesie improvvise
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Pubblicato il 02 giugno 2018 in Poesia
Questa sera apparecchiero' il mio cuore ed il mio corpo per te.
Sotto una grande luna un po' beffarda ed un po' tenera,
tra i gelsomini che profumano il vento caldo.
Siediti, ascolta una musica appassionata che viene da lontano
nel luogo e nel tempo, siedi e serviti.
Per iniziare assaggia le piccole stelle di gioia
che troverai nel profondo dei miei occhi,
la profumata consapevolezza dei miei sentimenti
avvolti in una crema piccante di desiderio ed attesa.
Prosegui con il cuore di cui puoi gustare piccoli bocconi
teneri e giovani, saporiti e palpitanti, morbidi ed emozionati,
accompagnati da sorrisi croccanti e sospiri leggeri.
E se in bocca sentirai bollicine con un sapore fresco e fruttato
di fragole e lamponi é la mia anima che era racchiusa
da tempo immemore ma che, tornata libera, scorre frizzante
e ti entra dentro per calmare la lunga sete sofferta in anni vuoti.
Ora guarda: c'è un lungo passionale dessert.
Puoi assaggiare altri sapori dolci e salati come la mia pelle
sotto i tuoi baci, sulla mia bocca che si unisce alla tua e si riempie di te.
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(il seguito è strettamente personale e non lo scrivero', almeno qui.)
La musica termina con un crescendo di fiati e violini,
tu mi sorridi felice della mia felicità e del cibo che ti ho preparato.
Ora, affamata, vorrei cenare anch'io.
Con tutto l'amore che ho.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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