812 visualizzazioni
1 minuti
Pubblicato il 01 maggio 2018 in Arte
Nella mia vita non ho mai provato a scrivere un romanzo; ho scritto racconti di media lunghezza; venti, trenta pagine; che parevano avere la parvenza di un pronubo a un romanzo, ma la mia inclinazione mi ha sempre portato al racconto breve.
In un racconto breve c'è la sintesi; l'istinto; l'immediatezza. Sono un sprinter, non un maratoneta. L'ho compreso con gli anni. Partendo dalla poesia senza esserne capace.
Adoro l'emozione della prima stesura; di quel mondo parallelo che prende le dita, e mi trascina.
Dove non so a dove porti; o almeno; non lo so, fino a che tutto è finito. È allora che apro gli occhi e comincio a pensare.
Nel racconto breve è fondamentale l'incipit; lo starter per lo sprinter, e la fine; la volata del velocista.
In un racconto breve non si può lasciare nulla al caso; nemmeno una virgola, che nel dubbio lascio sempre, perché la virgola detta i tempi della storia; la rallenta e la rilascia; le dà respiro e forma. Fino al punto finale.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
×
Nessuno ha ancora commentato, sii tu il primo!