IL PERDONO
L'ombra delle candele nasconde la
rossa vergogna del nostro volto, per
poco ancora, vince la timida luce.
Perchè vergogna? Perchè timore?
Io ti perdono, perdono le tue
debolezze, perdono le tue maschere,
i tuoi silenzi. Perdono ciò che,
tra le braccia e le lacrime tue,
unitesi dolcemente alle
fuggitive mie, hai accarezzato
e custodito. Perdono ed incito
me, ora qui, immersa nell'infernale
calore mediterraneo, ad accogliere
quel pizzico di dolcezza
a me tanto ostile.
Ed ora che la mano mia non so
come tenderti, ora che, distante,
parole di conforto non posso più
sussurrarti, una candela
lascerò bruciare all'infinito.
Perdona le paure, perdona
l'insicurezza, perdona la persona
velata dal terrore d'essere
scacciata!
Racchiuso in questi versi,
il calore del mio abbraccio
sentirai esplodere nella gioia
di una vittoria e nel dolore
del tuo fragile cuore.
Perdona colei che stringo.
Guarda ciò che non riveli, ciò
che mi permetti, ancora, di sfiorare.
Io quel tesoro lo perdono.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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