Questa storia è presente nel magazine Pensieri notturni
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Pubblicato il 17 aprile 2019 in Poesia
Galleggia nell'aria estiva la malinconia notturna,
volto nel plenilunio,
circondata dalle luminose stelle del cielo di paese che,
come mirabili visioni,
oscuri presagi,
si intravedono nello scuro cielo nuovo sopra la mia testa,
un cielo di città.
E la mente viaggia, nell'occhio triste assente,
giù per la gola secca, naviga nello stomaco,
in acque fangose e difficili, a vele spiegate e contro vento.
E mi ritrovo a rivivere sere di un anno fa, che sembra passata una vita,
sere di una malinconia uguale a questa,
come se oggi e ieri fossero legati indissolubilmente da un sottile filo metallico,
Oh malinconia!
Credevo le cose andate fossero perse per sempre.
Credevo il passato sotterrato definitivamente da una promessa di futuro.
E invece malinconia, che lega gli istanti,
il presente e il passato,
sicura protagonista del mio futuro,
cosa vuoi dirmi stasera?
Che sentimento strano sei, nessuno capisce ciò che vuoi dire.
Ma sei dolce a cullarmi così, nella calura estiva, nella brezza leggera.
Guardami, volto nel plenilunio, che io guardo te e le stelle di un firmamento
lontano nello spazio come nel tempo.
Ti guardo e soffro,
e ricordo,
e rido,
e dormo.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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