Questa storia è presente nel magazine Poesie
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Pubblicato il 09 agosto 2019 in Poesia
Come posso scordare il giorno che avrebbe cambiato le nostre vite.
Come posso scordare il tuo sguardo pieno di timidezza alla mia richiesta d’un appuntamento.
Ci siamo conosciuti per caso e per caso ci siamo affezionati l’uno all’altro,
in una calda giornata di maggio sotto una zona boschiva ombreggiata.
Mi chiesi perché mi piacessi e alla mia risposta c’è stato il nostro bacio unificante che,
a distanza di anni, è ancora quello più importante per me.
L’amore che ho provato per te non l’ho provato più per nessun’altra,
se non parliamo di mera attrazione mentale o fisica che fosse.
Sei stata l’unica ad aver aperto completamente il mio cuore
grazie a pochi sorrisi,
grazie a pochi sguardi,
grazie alle poche volte che ci siamo visti.
La nostra è stata una relazione intensa ma anche proibita,
costretti a nasconderci da occhi indiscreti perché i tuoi genitori non erano d’accordo,
potevamo vederci 2 o 3 ore a settimana, nonostante abitassimo vicini.
L’inizio della fine si presentò con una buona notizia per me, trovai lavoro.
Lavorai lontano e potemmo vederci solo nelle mie giornate libere, una ogni due settimane.
Alla fine la nostra relazione finì per mio errore, non seppi gestire lo stress del lavoro e questo
comportò lo smettere di scriverti per tre giorni.
Finita la stagione avevi già preso la tua decisione e mi lasciasti.
Ora come ora non c’è giorno che non pensi a te e
a come sarebbe potuta essere la nostra vita assieme.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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