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Pubblicato il 30 maggio 2016 in Giornalismo
Tags: #amaresigioca #profughiSiria #tonicanto #migranti #bambiniinaltomare
Gli eventi di questi giorni mi hanno riportato alla mente i versi di "A mare si gioca", la poesia intrepretata/cantata da Nino Frassica allo scorso Festival di Sanremo.
I versi sono di questa poesia sono di Toni Canto.
Fino a metà si parla di mare, di gioco, di castelli di sabbia, racchette e palline, ma poi la realtà diventa tragica, e quindi si racconta come, in realtà, molto spesso in mare aperto si fa
"il gioco dello scafo, si sale tutti su un gommone fino a riempirlo all’inverosimile".
Il brano fa parte della Campagna "Bambini in Alto Mare" dell’Associazione Ai.Bi. Amici dei Bambini impegnata in Italia e in Siria.
Il gruppo in questione ha deciso di aiutare i bambini in difficoltà nell’area di Idlib con la distribuzione di ceste alimentari gratuite e creazioni di forni per la distribuzione del pane.
In Italia, invece, l’obiettivo è quello di creare Case di Accoglienza.
Si possono fare i castelli di sabbia
si può stare sotto l’ombrellone a fare le parole crociate
si può giocare con le racchette e la pallina
si possono fare volare gli aquiloni
e si può scrivere il proprio nome sulla sabbia.
Si possono fare le gite col canotto
si può prendere un materassino e fare il bagno col bambino
gli puoi mettere i braccioli, la maschera,
e poi quando esce dall’acqua starci insieme,
e giocare con lui, con la paletta e il secchiello
perché a mare si gioca
I gabbiani lo sanno,
infatti volano a pelo d’acqua… e urlano
e poi salgono su altissimi, e fanno finta di essere delle nuvole
i pescatori sono loro amici e gli lanciano i pesci
e loro ricambiano, riempiendo di allegria bianca
i quadri, i cieli, le acque e la vita.
Giocano tutti
Si può giocare al gioco dello scafo
si sale tutti su un gommone
fino a riempirlo all’inverosimile
quando quello che porta il gommone
che comanda,
dice di buttarsi tutti a mare
ci si butta a mare
è un gioco.
Quando io ero giovane, lavoravo nella guardia costiera, a Lampedusa
quante cose che ho visto
una volta mentre giravamo abbiamo visto 366 delfini impigliati nelle reti,
erano scappati dalle acque dove erano nati, forse per fame, forse perché c’era una guerra sottomarina tra pesci,
noi li abbiamo liberati tutti dalle reti
e li abbiamo visti nuotare velocissimi, saltare fuori dall’acqua e inseguirsi, giocavano
si gioca
Ci sono bambini che giocano a stare immobili con la faccia in acqua
senza respirare
perché tanto lo sanno
che sta per arrivare la mano forte del papà
che li prenderà e li farà giocare
A mare si gioca
Chi applaude “A mare si gioca” non può accettare il comportamento dell’Unione Europea verso i profughi. Quel lungo applauso ai bambini morti non basta a liberarsi la coscienza.
Già un po' di tempo fa avevo scritto sull'argomento, se volete approfondire ecco a voi Intertwine Consiglia pt.27: “Dalla parte dei migranti”.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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