“Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi” ( da Il Piccolo
Principe di Antoine Sain- Exupery )
“Mi dai un pezzo del tuo cervello?”, chiese un giorno l’uomo ridicolo al saggio che era intento a meditare sulla vita in riva al mare, scrutando l’orizzonte.
“E perché dovrei darlo proprio a te?” domandò incuriosito da tale richiesta.
“Perché io voglio capire…”
“Capire cosa?”
“Perché chiamano me ridicolo e te saggio, pur non essendo così diversi.”
Il saggio tacque. Lo aveva ammutolito il dolore palpabile del suo interlocutore e, per rasserenarlo, gli suggerì ironicamente uno scambio impossibile ai suoi occhi.
“Facciamo un patto: io ti do un pezzo del tuo cervello e tu mi dai un pezzo del tuo cuore, così siamo pari”
“Certo, certo!”, rispose e, senza esitare, gli tese generosamente la mano per dargli un pezzo del suo cuore, come promesso.
E il saggio, stupito della sua innocente bontà, non fece altrettanto…
“ Non mi dai un pezzo del tuo cervello?”, sussurrò il ridicolo.
Lo abbracciò e disse: “Va’ pure tranquillo, non ne hai bisogno.”
“Ma continueranno a chiamarmi ridicolo…”
“Dì loro che sei più saggio del saggio, perché sai vedere anche col cuore!”
“Va bene, ascolterò il tuo consiglio” e, voltandosi a guardarlo un’ultima volta, si allontanò a cuor leggero, inebriato dal profumo del mare.
Il saggio aveva imparato ancora e l’uomo ridicolo per la prima volta si sentì in pace con se stesso e col mondo e da allora non fu più triste!
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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