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Pubblicato il 07 febbraio 2019 in Recensioni
Tra i tanti bellissimi posti che si possono visitare nell' Appennino Tosco-Emiliano troviamo il Museo del Prosciutto e dei salumi parmigiani, dove potrete deliziarvi con le specialità gastronomiche del posto, come il celebre prosciutto di Parma che ha la sua sede a Langhirano.
Il museo offre molte attività per scoprire il prosciutto di Parma, per esempio presenta molti attrezzi originari dei norcini o quadri del passato, che ci riportano nell'atmosfera delle antiche lavorazioni e tradizioni del luogo.
Una visita al museo restituisce una sorprendente identità romano-barbarica del prosciutto fino alla fama mondiale odierna.
I Norcini
Chiamati così perché derivano da Norcia, i Norcini sono coloro che macellano il maiale e si occupano di lavorarne le carni. In genere il Norcino era un ambulante che veniva "ingaggiato" nel periodo in cui tradizionalmente si uccideva il maiale e in alcune zone è ancora viva la tradizione.
Il Re dei prosciutti
Il prosciutto di Parma può essere assaporato in ogni occasione e può essere abbinato eccellentemente con tutte le tipologie di pietanze. Esso è sostenibile, nella sua produzione viene usato solo il sale e sono esplicitamente vietate sostanze chimiche, come i conservanti o altri additivi, inoltre non sono permesse né l'affumicatura né il congelamento per garantire la qualità di questo prodotto.
Questo è ciò che ci viene riferito in genere dai produttori, ma chi ci garantisce l'eccellenza del prodotto?
Gli ispettori dell’Istituto di certificazione compiono dei controlli rigorosi in tutte le fasi: dall’allevamento alla macellazione, dalla sigillatura a tutte le fasi della lavorazione fino alla stagionatura. Un controllo che rappresenta il prodotto è la “spillatura”, che consiste nell’inserire nel prosciutto un osso-sonda e dopodiché annusarlo per capire se il prodotto è di buona qualità.
Solo i prosciutti che superano questa prova e risultano avere processo di maturazione ottimale potranno diventare Prosciutti di Parma e ricevere il tanto atteso marchio del Consorzio.
La sostenibilità del prosciutto di Parma
Le cosce di suino, che verranno poi adoperate, arrivano dagli allevamenti certificati di altre regioni italiane. L'allevamento del suino è tutelato e regolamentato dalla legge italiana, in particolare dalla normativa del decreto legislativo 7 luglio 2011, n. 122. La normativa impone che negli allevamenti il suino possa avere fondamentalmente: spazio, luce e assenza di rumori troppo forti.
Il Prosciuttificio Casale, da più di un secolo, produce e seleziona, nei diversi stabilimenti produttivi (quattro nella Provincia di Parma e uno a San Daniele del Friuli), salumi di alta qualità che rispettano la tradizione e l'ambiente. Grazie alla sua forte sostenibilità ha ottenuto la certificazione Sistemi di Gestione dell'Energia insieme alla certificazione della carbon footprint.
ll Prosciuttificio Casale è il primo in Italia ad aver calcolato la propria Carbon Footprint e la propria impronta ecologica, l'azienda, inoltre, ha sviluppato un sistema al proprio interno utile per il monitoraggio dei consumi nei punti ritenuti più energivori ma anche un miglioramento energetico complessivo dell'impresa.
L'azienda ha avviato un progetto di riduzione della plastica per incartare i salumi in occasione di expo.
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