Questa storia è presente nel magazine Io sono qui
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Pubblicato il 04 giugno 2020 in Didattica
Era un giorno come altri , ero uscita di casa per fare una passeggiata, mentre ero persa nei miei pensieri vidi su un pontile, seduto tutto solo, un vecchietto che teneva stretta una foto. Un'infinita tristezza mi sfondò il cuore.
Col trascorrere dei giorni incuriosita da quell'immagine che non mi lasciava mai, sono ritornata li su quel pontile, era lì….sapevo che lo avrei ritrovato.
Mi avvicino per capire il perché di questa solitudine e dico "Buongiorno, cosa ci fa qui tutto solo?" L'anziano risponde: " Ciao ragazza, non sono solo, sono con mia moglie. L'ho persa poco tempo fa, vengo qui tutti i giorni per ricordare i bei momenti, a lei piace sentire il rumore delle onde." Mentre parlava continuava a tenere lo sguardo chino sulla foto.
Come non capire allora tale perseveranza nel frequentare quel posto? Gli ricordava i bei momenti trascorsi con la sua donna per la vita, ora senza più nemmeno legami più stretti che lo confortassero. I suoi figli non erano pronti a supportarlo, hanno mollato tutto perché provati dalla perdita della amata mamma e da un padre finito nel baratro della depressione. Troppo giovani per un ruolo di responsabilità, troppo presi dalle loro cose, dalle loro famiglie, magari se ci fosse stata la loro madre entrambi avrebbero fatto da baby- sitter ai nipotini, ma...
Il tempo passa e i nostri incontri sono sempre più frequenti, facevamo diverse attività insieme per tenerlo occupato; gli leggevo dei libri, ascoltavamo musica, gli raccontavo della mia vita, facevamo delle lunghe passeggiate. Un giorno gli chiesi di sapere di più di sua moglie e gli proposi di farmi vedere il loro album di foto, forse gli poteva servire per ricordare i momenti più belli, sapevo che agli anziani piaceva molto rievocare il passato. Mi disse che da quando non c'era più sua moglie guardava il mondo con occhi diversi.
Provai a consolarlo, ma certe tristezze non possono scomparire completamente. Nel mio piccolo, riuscii a fargli tornare il sorriso, con piccoli gesti e attenzioni che gli mancavano da troppo tempo. Un giorno, passando dal nostro posto, non lo trovai e mi preoccupai molto. Dopo qualche tempo, l'anziano signore mi chiamò pieno di gioia: era finalmente con i suoi amati figli, i quali avevano compreso quanto lui avesse bisogno di loro e loro di lui. Fu bello sentirlo e vederlo quando passava a salutarmi, eravamo diventati amici.
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