Questa storia è presente nel magazine Lettere mai spedite!
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Pubblicato il 14 ottobre 2018 in Poesia
Tags: #bacio #carpediem #lediciotto
Sei con me, lontana da lui, se solo
provassi di nuovo a baciarti sono certo
che non ti tireresti indietro. Vorrei rischiare di nuovo.
Ho paura.
Il campanile della città vecchia suona.
sono le 18:00. Quel muretto ha preso le nostre forme.
dovrei tornare a casa, non ho voglia.
Sono certa che se mi baciasse
non mi tirerei indietro.
Ma penso all'altro.
Chissà cosa starà facendo lui?
La paura di lui e l'incertezza di lei
diventarono un bacio, forse il più bello.
"Carpe diem" recitava Orazio, mai come quella volta
fu meglio interpretato.
Diventò, nel giro di poco, amore, ma a senso unico
e a tratti malato.
Lui aveva superato la paura.
Lei continuava a pensare all'altro.
Tutto svanì.
Sono passati anni e sono di nuovo su quel muretto.
Il campanile suona le 18:00, il mare è calmo.
Tu sei sempre con lui, non ci sei più stavolta.
Io ho di nuovo paura.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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