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Pubblicato il 13 settembre 2020 in Altro
Niente storia questa volta. Solo il rammarico per l'ennesimo avvenimento che il prossimo ottobre sarà sicuramente soppresso nella mia città a causa delle restrizioni Covid, e che andrà a fare il paio con le antiche processioni della Settimana Santa, Il Corteo Medievale e la Processione dei Candelieri (solo per citare i più importanti) contribuendo ad affossare ancor più la fragile economia di questa parte del Sulcis.
- La Sortija iglesiente, antica tradizione popolare equestre, organizzata in occasione di ricorrenze religiose o grandi eventi laici, viene riscoperta in tempi recentissimi grazie al casuale rinvenimento di un antico manoscritto del 1615 nel quale vengono citate le corse all'anello disputate nella Regia città di Villa Ecclesiae (Iglesias), in occasione dei festeggiamenti per il ritrovamento delle reliquie di S. Antioco Martire.
Le corse all'anello (la più conosciuta è la Sartiglia oristanese) consistono, sostanzialmente, in una gara equestre finalizzata a cogliere, con una sottile spada un oggetto simbolo di prosperità e benessere. Nel caso della Sortija si tratta di un anello sospeso, ad una certa altezza, al centro di una pista da percorrere al galloppo. Nella terza edizione, quella del 2019, così veniva presentata dagli organizzatori:
"Un evento di matrice moresco-iberica, commistione di elementi cristiani e pagani, articolata in diverse tappe, che ha il fulcro nella gara di pariglie equestri composte dagli ’encamisados’, abili cavalieri dediti alla corsa all’anello, denominato 'Sortija', pendente da un nastro, bersaglio dei fendenti di ’Su Stoccu’. Una corsa d’altri tempi dove la sorte incorona il suo ’stocatore'…" -
Riferimenti:
https://www.sardegnainblog.it/33744/sortjia-iglesias
https://www.visitsudsardegna.com/la-sortija-ritorna-ad-iglesias
https://www.facebook.com/sasortija
Foto: Purpleone
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