Quando il tempo è l’unico
passero che cinguetta
nella tua stanza, e strilla
l’ora maledetta della sera,
dove speri la vibrazione più
sincera, ma poi rimani lì,
sdraiato, o seduto, a cinguettare
col tempo che cade, nella fossa
dell’assenza.
Quando vorresti solo parlare
con chi albeggia i tuoi soli
chi risveglia i tuoi fuochi
chi arde il tuo ultimo focolare
spento, ma senti le vene che
diventan legni, e la pelle che
dura, si rende corteccia,
e il tuo viso cristallizza
nel freddo primaverile
ma ancora attendi quella
vibrazione puerile,
ma vibra il tuo cuore
che da fuoco
si rende ghiaccio siderale,
e soffia il vento
sulle tue foglie,
e cominci a germinare
nella foresta dei tuoi pensieri,
ma continui ad aspettare
e nel frattempo
i passeri e’l vento
papaveri del tempo
beccano il tuo sorriso
e tutto quel giorno ad aspettare
rende
il tuo essere
secolare.
E il tempo è l’unico passero
a cinguettare
nel tuo
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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