Questa storia è presente nel magazine Volevo solo averlo addosso
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Pubblicato il 14 ottobre 2020 in Erotici
Il mio uomo ha un modo tutto suo di tornare a casa, lì tra le mie cosce; vi torna sempre impaziente, come fosse un luogo a lungo agognato, come se lì solo, volesse stare. Aspira il mio profumo a piene narici, e come pregustando il più succulento dei cibi, inspira alzando gli occhi, e vi affonda voracemente la lingua, con l'ingordigia di chi davanti ad una pietanza prelibata non possa credere di aver avuto tanta fortuna. Sorride, mentre il mio frutto succoso, premuto sulla lingua, emana tutta la fragranza della voglia, e suggella, con quelle labbra frementi, il possesso della sua donna, come un sigillo inviolabile. Mi tiene in pugno, come paralizzata, ed io non desidero scappare. Tutto voglio, fuorché sfuggirgli.
Lunghe ondate mi investono, schiaffi di piacere dolci e circolari si alternano al risucchio di maree salate ed agre, che pizzicano i sensi. Egli aspira la mia essenza.
Fino a tirarla tutta, esplosiva, nella sua bocca, la mia bocca, nella sua gola, la mia gola. Senza limone, beve il mio mare.
Sono nel suo stomaco, mi ha presa, mi digerisce. Il mio succo ha composto il suo. Linfa di femmina circola nelle sue ghiandole, il sale arricchisce il suo sangue; mi ha lasciato insapore e dolce, come un frutto lasciato a bagno, come un'oliva che ha ceduto tutto il suo salmastro.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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