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Pubblicato il 05 novembre 2019 in Poesia
Tags: #incantolagonotte
In questa notte di lago e profumo,
nella solitudine di una luna beffarda
che accompagna l’argento in una strada
tracciata sul lucido blu sorridente,
fammi volare.
Dammi le ali che non conosco,
portami piu’ su, oltre la rocca,
solitaria signora del castello,
oltre il mio qui.
Insegnami la gioia dei sentimenti,
trovami un posto in te.
Fammi volare.
Come araba fenice risorta
dalle ceneri di un gelido ieri,
accarezzami le piume arruffate,
asciuga lacrime che le incollano.
Io, uccello di fuoco nell’ombra serena,
in ascolto della quiete lacustre.
Fammi volare.
Aprimi la vita come novello Catullo
all’amata Lesbia, ed io mi alzero’
sul velo fermo e sottile della notte,
ascoltero’ il silenzio addormentata
tra le braccia della brezza
incantata del tempo.
E, per un’ultima volta, volero’ .
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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