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Pubblicato il 02 marzo 2019 in Didattica
La Riserva della Biosfera dell’Arcipelago Toscano è composta da sette isole (Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio e Giannutri) e alcune isolette tra la costa toscana e la Corsica.
Le isole racchiudono una grande diversità geologica, geomorfologica e biologica che ben rappresenta la regione mediterranea e il recente sviluppo turistico ha indotto le autorità a istituire un parco nazionale per proteggere alcune rare specie endemiche, tra le quali anche il falco pellegrino.
Nella riserva vivono stabilmente oltre 30.000 persone, dedite soprattutto alle attività turistiche estive, e si stanno studiando progetti per introdurre innovazioni energetiche e nel settore agricolo, senza tralasciare il monitoraggio della qualità dell’acqua marina e il ripopolamento di specie rare.
Nelle isole ci sono circa 30 siti preistorici, numerosi siti etruschi collegati alle attività minerarie e alcuni resti di ville romane (a Portoferraio, Procchio, porto del Giglio, Pianosa).
Tre delle isole dell’Arcipelago Toscano (Capraia, Gorgona e Pianosa) nella seconda metà del 19° secolo sono diventate isole penitenziario in quanto ritenute, per dimensioni e caratteristiche, luoghi adatti alla sperimentazione carceraria. Negli ultimi anni ’90 del secolo scorso si è assistito alla chiusura degli istituti penali di Capraia e Pianosa ma le limitazioni imposte all’accesso e allo sfruttamento del territorio legate alla presenza del carcere, a prescindere dalle implicazioni sociali ed economiche, hanno indubbiamente contribuito alla conservazione dell’ambiente, sia a terra che a mare, e alla sua varietà.
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