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Pubblicato il 02 gennaio 2020 in Storie d’amore
VERSO UN NUOVO ANNO
Ho viaggiato in vagoni affumicati , su comodi cuscini , sulla scia di un domani effimero. In compagnia di un mesto canto, empio ed oltre sono stato perduto in mille note allegre. Giunsi cantando forse seduto su di una nuvola , origliando, ascolterò le voci , vedrò tanta gente andare a zonzo e forse incredulo cercherò tra strade fredde ed aspre il bel tuo volto. Sarò in un giorno migliore , ascoltando il vento, temendo il potere dei maghi del natale. Canterò le odi al signore dai mille nomi dal viso color caramello. Ascolterò le voci del tempo e la morte verrà sul dorso di un mulo, Correrò contro il vuoto di mille anni e nell’ipogeo , nel genio che trasmigra ogni cosa, sarà possibile rinascere in una grotta dentro una casa ove un cuore continua a battere nell’ore che mi fanno ricordare tutto il tempo trascorso.
Ora la pastorella aveva una bella bocca rideva , mostrava le sue vesti, mostrava questo cuore , questa sorte che io ebbi ad amare. Ebbi un dono e provai il dolore di miti giorni, provai il senso della giustizia spalmato sopra il tenero pane , sparso su questo mondo. Io corro in tondo , ballo e canto il mio dolore , canto le guerre le spose e l’eroe ferito .Canto il bambino che in noi. Cosa ascolto, cosa penso nella sera fredda il mio cuore batte , esulta, mostra una parte di se mostra questo amore venduto , mostra il gioco intrapreso, mostra il lento morire ed il canto mi porta via oltre queste buie terre. Volo a braccia aperte e vado sopra i tetti delle vecchie case , nella mia pena il mio amore venduto per pochi denari.
Ora sarò il mite signore dei sogni di natale , l'uomo dai tanti volti ed io vivrò in eterno nella parola che evade e gode di se. Fugge il mio verso , gemente nell’attimo che scopre un sogno pietoso. Si desta nel caos dell'universo ed io ammirerò il mondo bruciare nel suo peccato al fianco del prode cavaliere , combatterò, impugnando la sua spada , cavalcherò oltre il giardino dell’esperidi nel sorriso dei miti giganti .
Aprite la porta
Chi è là ?
Sono io il signore dei sogni
Aprite fate presto
Scendete venite a salutare il prode signore
Veniamo lesti in maniche di camicia con zappe e forconi in mano
Venite ad uccidere la bestia
Veniamo dalla terra promessa
Qui non c’è nulla se non un cuore che batte ed una donna malata
Ci sono i bimbi i nostri bimbi che soffrono
Venite tutti al bar a bere vino caldo
Siamo li tra poco
Credi di risolvere ogni cosa ubriacandoti
Fa freddo ed il cuore si riscalda nel tepore della fiamma che arde in me
Sei rinato ?
Sono certo che ogni cosa sarà migliore di oggi
Laggiù i fatui fuochi splendono dove termina l’orrore della vita
Verremo tutti ad ascoltare le tue parole
Non c’è pace la fiamma continua ad ardere in noi
Siete figli dei miei sogni, siete figli della sorte
Questo mare ci trascina verso terre sconosciute
Le onde godono nell’andare lontane trasporteranno i corpi dei nostri morti li porteranno dove il sole nasce e muore , dove i sogni fioriscono dove le voci dei fanciulli rendono lieta questo vivere. Ed ogni cosa si tramuta in un gioco d’ombre in un canto morente che percuote l’animo nel sonno.
Non lasciarmi qui da solo
Vieni , entra , grida pure il tuo nome
Fermo non toccare le mie mutande
Ed io credevo di saltare il pasto
Ora giaccio con te su un giaciglio di rose rosse
Non mi comprendi
Ora aprite questa porta
Tu dove vai ?
Ora scocca la mezzanotte .Tutti noi siamo figli del dio del domani
Ma non dirmi ed io che credevo di diventare un angioletto
Sei diventato un istrione
Tu , una stella del mattino
Io luccico nel buio come nelle notti stellate
Ma tu splendi nella tormenta della vita
Sono il faro dei viandanti
Nuda, rimani vicino a me
Tu abbracciami , stringermi forte
Che freddo in questi luoghi
Le ore stanno passando fai in fretta a casa mia madre m’attende
Non lasciarmi così un ultimo bacio
La mia bocca si congiunge alla tua , la mia pelle odora di te
Sono io nessuno o il mondo mi ha dimenticato di nuovo
Non lasciarti andare tra le braccia della stige
Non credevo di capire ogni cosa
Apri le braccia stringimi forte
Ora è sempre, un solo corpo, un solo battito
Nel mio dormire, nelle mie rime tutto l’amore
Venite , venite voi tutti figli dei miei versi e dei miei dolori alla gran festa del signore dei sogni.
Tutto passa, ogni tristezza svanisce nella fredda sera le luci di natale splendono . La fuori luccicano a migliaia una ad una si uniscono in una sola luce . Un solo bagliore è tutto diviene bello come avevo immaginato fosse. Corro e vivo , la mia vita canto, il mio sogno diviene una luce immensa che illumina ogni povero cuore. Sere di fine d’anno, tutto scorre nei miei tristi versi . E come salire sopra un monte di cartapesta , sentirsi innocente. Credimi tutto sarà così dolce andando avanti, tutto sarà come l’abbiamo immaginato fosse come il canto dell’allodole , come nel canto del capro, la nostra tragedia si consuma , diviene parte del nostro mondo. Parte di milioni d’anime di milioni d’uomini che sognano di avere un nuovo domani per questo natale. Freddo solitario natale, eleva lo spirito, verso altre dimensioni , conduce il senso del vero lontano dai fatti come una lingua biforcuta , penetra dentro la bocca della verità , dentro di te , dentro la tua gola. Scende la saliva, scende il santo benedetto scende il vin santo e sono beato, ubriaco nei miei versi tristi , appeso ad una frase infantile , tenera dolce come le sere passate insieme agli angeli del cielo.
Ho dimenticato d’essere me stesso. Ora sarò il signore distratto che sale sull’autobus, pieno di pensieri .Sarò il signore seduto di fronte a te che narra la sua vita le sue vicissitudini il senso delle sue frasi sconclusionate, sarò l’attimo nel tempo trascorso , sarò l’amore trovato per caso. Viaggerò nell’autobus attraverserò strade , quartieri vicoli bui per poi salire lassù in cielo con gli angeli. Berrò whisky di sotto marca poi faro finta di essere vivo . Tirerò le mie reti ed il mio pescato.
Non prendermi per la gola
Ci mancherebbe sei matto
Dimmi quale è il tuo scopo
Sono qui che aspetto
Non voglio finire arrostito
Fai ammenda dei tuoi peccati
Poi non definirmi demonio
Sono costretto a benedire le tue parole
Io vado dove non c'è nulla
Non ti trattengo oltre
Siamo in tanti
Prego , entrate in quest’anima
Non ferirmi ancora
Voi non ridete di me
Attento non passare con il rosso
Sei un sogno o un incubo
Sono la bellezza dei tuoi anni
Fa un freddo cane
Scendi giù riscaldiamoci vicino al fuoco
Presto vado
Vieni subito
Chiamami per nome
Dimmi ti voglio bene
Non lasciarmi sola
Non credere che non ci avessi pensato
Sei li a due passi dal mio cuore
Sono qui che t’aspetto da ore
Il fuoco brucia i ricordi. Brucia tutto il tempo trascorso, insieme senza limite al nostro credere. Non disperare , non esiste amore che non possa cambiare questa nostra esistenza , questo divenire dentro un breve sogno di nostra vita, nell’essere , un solo corpo, un solo spirito, verso il nuovo anno che verrà.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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