Questa storia è presente nel magazine Volevo solo averlo addosso
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Pubblicato il 14 ottobre 2020 in Erotici
Il mio uomo non c'è più. Sono abbandonata, cancellata. Mutilata. I miei genitali non mi appartengono più, ma vivono di vita propria. Vivono ancora, loro.
Il mio mare scorre lungo il corpo, si divide in rivoli, per terra, si perde senza che nessuno lo beva.
Il mio uomo e' in posizione orizzontale, ma ha deciso di esser solo, stavolta. Rido forte, perché è un raro momento in cui è solo, sul letto.
Non mi guarda più con i suoi occhi sorridenti, non allunga le braccia per prendermi.
È inspiegabilmente vestito, completamente. Ha pure i calzini, sul letto; quegli stessi calzini che toglieva subito, al suo ritorno, e che ridendo faceva togliere agli uomini che portava per il mio piacere.
È così distante, e non posso toccarlo. Non mi è concesso.
E' pallido...ma mi sta facendo uno scherzo, tra poco sorriderà piano e mi farà una smorfia guardandomi in tralice per vedere la mia reazione, e allora lo picchierò per lo spavento che mi ha fatto prendere.
Non sorride. Mi sa che non scherza.
Eh.
Come in trance, apatica, mi chiedo come ha fatto a staccarsi da me. Io ce l'ho addosso. Lo sento.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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