Questa storia è presente nel magazine Premosello e dintorni
76 visualizzazioni
1 minuti
Pubblicato il 18 gennaio 2021 in Poesia
Passando per caso in quel di Masera
vidi una cosa che ieri non c'era.
Una mucca issata a mo’ di pennone
a mezz'aria sul campanile,
tra la chiesetta e il campanone.
La preoccupazione per l'animale
fu per fortuna presto fugata,
un fantoccio assai fatto bene
era servito alla pensata.
Curiosa mi volli informare
sul motivo dell'operazione
e conobbi la storia, anzi la leggenda,
di quella singolare ostensione.
Una carestia, intorno al seicento,
fece mancare cibo a bestie e cristiani
e solo sul tetto del campanile
rimase un verde prato fiorito.
Legata con robuste funi
l'ultima mucca rimasta in paese
i paesani volevano issare fino a lassù.
Tirata la corda, legata ben stretta,
stinge il cappio intorno alla gola
intanto da sotto la gente grida:
“Tira Martino che la mucca ride”.
Gente assennata e lungimirante
come quei topi che elessero a capo un bel gattone
che blandendoli con fusa e sguardo sornione
fece dei suoi sudditi un solo boccone.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
×
Nessuno ha ancora commentato, sii tu il primo!