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Pubblicato il 09 aprile 2016 in Storie d’amore
Si siamo proprio una cosa sola e lo siamo sin da quando eravamo ancora ragazzi.
Non riusciamo più ad addormentarci se non sentiamo vicino il respiro dell’altro, è come il suono di un carillon che ci concilia il sonno e ci rassicura l’anima.
Alle prime luci del giorno che entrano lentamente nella stanza, ci cerchiamo con lo sguardo, per dirci in silenzio che tutto va bene.
I nostri corpi ormai combaciano perfettamente, le nostre rughe sono come scritte su due pagine di uno stesso libro, che raccontano di una bella storia d’amore e di un unico destino.
Ci sosteniamo a vicenda con un sorriso o con una tenera carezza oppure ancora con un abbraccio di vera passione. Siamo i severi custodi dei nostri segreti e della nostra complicità antica. Abbiamo già affidato il segno del nostro passaggio ai nostri figli e tanto ci basta per sentirci orgogliosamente immortali. L’ultimo quarto della nostra vita è appena iniziato, c’è la serenità del nostro successo ma anche la paura tremenda di non sentire alla fine il suono dolce e sicuro di un carillon.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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