Questa storia è presente nel magazine Box
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Pubblicato il 26 gennaio 2021 in Altro
Sono le cinque e mezza a Porta nolana i ragazzi corrono dietro il solito pallone. Sono scalmanati, col sudore che impregna le magliette di cotone a mezza manica. Salvatore riceve un inaspettato passaggio dal compagno sulla destra, corre superando tutti e segna.
-Gool, gogogol! grida esultando. Forma un cuore con le mani e sorride a Patrizia che si alza dalla panchina dove è seduta e gli manda un bacio.
La partita continua, gli animi sono accesi, la competizione stimola i ragazzi a impegnarsi a fondo. Patrizia guarda dalla panchina col cuore in gola, pochi minuti dopo è finita.
-Patti, stasera andiamo a mangiare la pizza. dice Salvatore alla ragazzina che è rimasta tutto il tempo a guardarlo giocare.
- Certo! Andiamo tutti insieme, come sempre…
- E se invece ci andiamo io e te da soli.
Patrizia arrossisce.
-Un’altra volta, Totore, stasera no, devo tornare presto, domani ho il compito di matematica.
Si avviano verso casa, insieme. Sono quasi arrivati quando incontrano il professor Antonelli.
- Ciao, Salvatore! Sono tre giorni che non vieni a scuola. Stai bene? E tutto a posto?
- Sì, prufesso’, tutto a posto. Domani vengo.
- Perché non sei andato a scuola? gli chiede Patrizia, seria, guardandolo negli occhi, quando il professore si è allontanato abbastanza .
- Ho dovuto aiutare mio padre all’officina, Patrì, ma che ne sai tu della vita… sospira .
- Ma a te, non ti piace l’officina, lo so . Tu vorresti giocare a pallone come Insigne e diventare un grande campione.
-Tu mi capisci Patri’, per questo ti voglio bene dice Salvatore prendendola sottobraccio.
-Patrizia si allontana- Stai fermo, che quello papà sennò fa un casino.
Arrivati al portone si salutano. Dopo un poco dalla finestra della sua camera sente cantare una canzone di Pino Daniele:
Se mi guardi con gli occhi dell'amore
non ci lasceremo più
inganneremo il tempo e il dolore
sia l'estate che l'inverno.
E cambieremo il mondo ogni volta che vuoi
e fermeremo il mondo ogni volta che vuoi.
Patrizia sorride, anche lei coltiva i suoi sogni e scrive poesie, ma nessuno lo sa. Una l’ha pensata proprio guardando Salvatore che giocava.
Allora prende foglio e penna e scrive:
Corri ragazzo
Nella strada filtrano raggi di sole
tra palazzi che si affacciano
umidi e polverosi.
L’anima della via le voci dei ragazzi
la vita scorre uguale,
impetuosa nei giovani cuori.
Nell’aria sudore e amici di ore liete
stare insieme è il più bel gioco
ha sapore antico, sa di buono.
Occhi scuri e gambe veloci
corri leggero inseguendo un pallone.
Lesta fugge la gioia del gioco
rotola veloce come i sogni
che presto inseguirai, per farli tuoi.
Il tuo mondo in questa corsa
nelle mani nude, le tasche vuote
la voglia di arrivare al traguardo.
Corri ragazzo…
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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