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Pubblicato il 16 luglio 2018 in Poesia
Sto con te perché ,come dice una canzone,
in un mondo falso sei un uomo vero.
Non tanto macho a dir la verità
(hai fatto cilecca più di una volta, bimbo),
ma soltanto un essere umano
(che è più raro e senz’altro migliore)
perché, in un mondo che gira in fretta, il tuo passo è calmo;
perché, quando fai l’amore con me, non mi conti le rughe.
Perché, benché
tu abbia capito perfettamente, sin da quando ci siamo incontrati la prima volta
di non essere il mio primo uomo ma, anzi, l’ultimo
(adesso che ti ho trovato, non ho alcun bisogno di guardarmi attorno in cerca di qualcun altro)
non mi hai mai chiesto
com’ero stata,
come fossi
mi tieni la mano e mi ami
per quello che sono,
per il mio modo di essere.
Ti ho mostrato soltanto una mia foto,
di quand’ero bambina
(ero una bella bambina, vero?)
sorridevo allora
adesso no.
Sto con te
perché sei l’unico uomo che abbia avuto la volontà e il coraggio
(ma li ho avuti anch’io con te)
di entrare da solo e discendere nel mio personale Inferno
e, come il vecchio Swartzy in Commando,
lottare e combattere contro i veri o ingannevoli mostri
e gli orripilanti fantasmi del mio passato
(perché il mio presente è il risultato del mio passato),
contro i miei ostinatamente urlati “no”
e dare un’onorevole sepoltura
ai cadaveri delle mie false partenze,
dei miei amori abortiti,
dei miei sentimenti malriposti,
fino al centro del mio cuore
e lì liberare quella bambina (vedi sopra)
che già allora non sapeva più come si sorrida
Sto con te
perché sai
interpretare
i miei silenzi
e dare un nome alle mie lacrime
perché sei quel pazzo
che vuole accarezzare i miei pensieri,
abbracciare i miei desideri
e prendere per mano i miei sogni.
L’uomo a cui
piace ballare con gioia
con i miei momenti di gioia
anche quando qualcosa non va nella sua vita
(non credere, amore, che non me ne sia accorta!
Non sei affatto un uomo facile, sai!)
L’uomo che
quando il mio cuore tracima e io puzzo del vomito della vita
mi sparge attorno
la fragranza fresca del suo umorismo e,
guardandomi dritto negli occhi,
versa il profumo della sua tenerezza.
L’uomo che
quando il mio cuore e la mia anima
dopo essersi dolorosamente contorti come un verme torturato da ragazzini sadici
sono paralizzati e ammutoliti
dal dolore, dalla frustrazione, dall’angoscia e dall’ansia
(e io non posso muovermi, non posso far altro che piangere:
oh caro, quanto sto male in quei momenti, quanto male!)
disperatamente e violentemente mi scuote
(perché sente che il soffio delle mia vita mi sta abbandonando)
mi abbraccia forte
per impedire a Thanatos di penetrare e invadere tutto il mio essere
e va avanti a combattere
(avanti e avanti e avanti, per interi giorni se necessario)
opponendo alla Morte il suo naturale nemico
Eros!
(Sei un mito, tesoro!)
E alla fine
esausto
mi riporta alla vita
(faccio lo stesso con te, dolcezza, lo sai bene)
Sto con te
perché quando mi stai sopra (o sotto, o dietro, o di fianco)
ad ogni spinta pelvica
mi sento una donna
no di certo una fica da chiavare
ma una donna,
la tua donna,
l tua beneamata Signora
la tua rispettata Regina
E sento che mi stai donando tutto il tuo essere
tutto te
corpo, anima, sentimenti, cuore
senza risparmiarti
fino all’ultima goccia del tuo sperma.
E io lo voglio
lo voglio
lo voglio
ancora
ancora
ancora
…
e ancora.
è un brindisi a alla Vita
Facciamolo alla sua salute
è per questo che sto con te
perché sei il mio presente,
E voglio tu sia anche tutti i miei domani
fino all’ultima sillaba
del tempo che ci è concesso
Finché la nostra breve candela non si sarà consumata
E le nostre misere vite non saranno
nient’altro che
ombre.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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