Ci sono posti, inconfondibili posti creati per la tua anima.
Ci sono posti di estremi disagi, posti di cristallo che ti fanno sentire elefante, posti distanti che ti fanno sentire a casa e posti di casa che ti fanno sentire distante.
Ci sono posti e c'è il mio posto, che ti ho rubato, ti ho sottratto, m'ha stregato il mio posto tuo angolo fra il mento e la spalla.
Ci inciampo quando ti avvicini e mi porgi il tuo braccio, ci frugo dentro mentre guidi e, di soppiatto, mi approprio dei tui movimenti che diventano miei mentre danziamo insieme da una marcia all'altra. Ci scivolo dentro quando siamo a letto, dopo aver fatto l'amore, e ha il mio sudore e il tuo sapore, divento acqua, lo riempio, non lascio spazio, mi contiene e m'imbottiglia, è un posto fatto su mia misura, un posto per me di te.
Ci sono posti fantastici e c'è il tuo angolo fra il mento e la spalla.
È il labirinto in cui mi perderei, il giardino dell'Eden in cui il tuo odore mi invita a peccare, e ti annuso, ti bacio, percorrendola su e giù quella strada fra il mento e la spalla, quel viale che mi porta a casa, quel viale che mi porta da te che sei la mia casa.
Ci sono posti impensabili e c'è il tuo angolo fra il mento e la spalla.
Chissà quante altre proveranno ad incastrarsi, fingeranno di starci, si faranno piccole, deformi, ma mai abbastanza conformi con il tuo angolo fra il mento e la spalla che sa di me, che ha di me la forma e di te l'aroma, che non è di nessuna se non di me sola.
Come puoi dire che non siamo fatti per stare insieme se nei tuoi angoli ci son i miei contorni, nei tuoi lineamenti c'è scritto il mio nome?
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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