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Pubblicato il 12 febbraio 2019 in Gastronomia
Fin da piccoli ci insegnavano che nelle valli di Comacchio l'anguilla trovava il proprio habitat naturale che permetteva di vivere e riprodursi. Ancora oggi si utilizzano le antiche tecniche di pesca come il semplice e geniale lavoriero, un intricato sistema di sbarramenti e griglie mobili, anticamente realizzato in legno e canna, a forma di freccia, posto in prossimità dell'imbocco dei canali che collegano le valli al mare.
Ci hanno spiegato anche che l'”Anguilla marinata delle valli di Comacchio” costituisce la lavorazione più tipica del pesce di valle. Per questo l'antico metodo di lavorazione dell'anguilla è stato ripristinato all'interno della Manifattura dei Marinati , in centro a Comacchio.
Oggi la Manifattura dei Marinati presenta la sala dei fuochi, il cuore dell'intero complesso, in cui sono conservati dodici camini intervallati da nicchie, in cui avveniva, e avviene tutt'oggi la lavorazione dell'”Anguilla marinata tradizionale delle Valli di Comacchio”.
Nei secoli, per favorire la pesca, le opere di trasformazione dell’ambiente e di manutenzione delle infrastrutture sono state numerose: canali, argini, chiuse idrauliche, lavorieri , casoni di valle, i luoghi di rifugio e di lavoro per le centinaia di comacchiesi abituati a vivere in un ambiente isolato.
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