Questa storia è presente nel magazine Volevo solo averlo addosso
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Pubblicato il 14 ottobre 2020 in Erotici
Amo il mio uomo. Amo quel sopracciglio alzato al centro dell'arcata, non so se mi vien più voglia di guardarlo o di spostarlo con la lingua per sistemarlo;
Bacerei quel piccolo pezzo di carne storta sulla cicatrice dell'intervento, mi ricorda un periodo di sofferenza e di grandi emozioni;
Mi piacciono quelle caviglie grandi da diventare un tutt'uno con le gambe, mi fanno pensare alla sua forza;
Adoro quel sorriso innamorato che mi regala quando è libero di farlo, e mi piace quando sorride di me, pur se mi arrabbio;
Mi fanno impazzire le sue narici dilatate, nell'espressione semiseria che ha quando facciamo l'amore, mi eccita più di un film pornografico. L'esplosione del suo godimento è visibile dal respiro appena meno lieve, e da quei fori prima fumanti, poi rilassati.
Amo il percorso ondulato di quelle labbra carnose; il labbro superiore ha al centro un piccolo, infinito pizzetto che sporge sul labbro inferiore; lo disegnerei con il pennello che ho nelle dita e ve le affonderei con passione fino a quando me le bacerebbe.
Il mio uomo rasserena i miei tormenti, quando mi avvolge da dietro abbracciandomi, e mi bacia la spalla sorridendo.
Il suo ottimismo mi fa proseguire in questa nostra incredibile storia. Senza, non so se reggerei il peso del non averlo tutto per me.
Devo esser pazza a stargli vicino senza dargli un bacio, quando lo potrei fare. Ma è così bello attenderlo.
Lo amo, ed è la mia disperazione.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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